Mi sono ritrovata in diverse circostanze a giudicare gli altri o a non accettare quando le cose andavano in un modo che io non ritenevo quello giusto.
Queste situazioni mi hanno portato spesso ad avere poi stati di ansia e a non accettare ogni cosa mi circondasse.
Ma cosa ci guadagno a giudicare gli altri? Quello che fanno? O quello che dicono? Esattamente niente!
In questi ultimi mesi mi sono resa conto di quanto sia molto più facile nascondermi dietro a questo giudicare piuttosto che puntare il dito su me stessa, guardarmi dentro e capire quali sono le cose che vorrei realmente cambiare della mia vita, della persona che sono.
Quando cerco di girare le pagine e leggermi dentro tutto sembra crollarmi addosso, il muro che ho costruito intorno a me per cercare di proteggermi da tutto quello che può feririmi si sgretola e cado in un grande buco nero di tristezza e confusione.
Da qui poi riprendermi è sempre più difficile, ma negli anni ho imparato a rafforzare sempre di più il muro al posto che abbatterlo e quindi quando provo a entrarci dentro è sempre più difficile e doloroso.
Quello che ho deciso di fare, dopo l’ennesima caduta, è stato rialzare me stessa, senza il muro o meglio cercando di togliere qualche mattone per renderlo ogni giorno un pochino più basso.
Sto cercando di vedere ogni cosa nel miglior lato possibile, cercando di non giudicare nessuno e soprattutto di non costruirmi finte persone nella mia testa che vogliono solamente farmi del male, quelle persone sono i miei più grandi fantasmi o meglio sono tutte le mie paure.
Il mio giudicare è il modo più sicuro per nascondere le mie paure sotto la sabbia, nasconderle al meglio e non superarle mai. Ma ormai sono troppo grande per nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e devo darmi una mossa, tirarmi su le maniche e abbattere quel muro che con tanto duro lavoro ho costruito.
Costruirlo mi è costato tanto, soprattutto in negativo, pensavo di proteggermi e invece con il tempo ho creato solamente più disagio sia per me che per gli altri.
Spesso il mio essere gentile sembra falso e che nasconda un secondo fine o un tornaconto personale, non è così ma se gli altri lo vedono forse è davvero il momento di capire quale persona è pronta a mostrarsi e quali parti, come il giudicare gli altri, è il momento di mettere da parte.