Ogni anno, il primo giorno dell’anno, prendo carta e penna e scrivo tutti quelli che sono i miei buoni propositi per l’anno appena cominciato.
Negli ultimi anni ho sempre fatto questa cosa insieme a un amico e per la prima volta, nel 2022 lo faccio da sola. La prima cosa che ho scritto nel mio diario è che questo è il mio anno e ogni cosa e cambiamento che farò sarà solamente per me stessa.
Direi quindi che fare questa cosa da sola è in linea con il mio obiettivo e quindi l’anno non poteva cominciare al meglio.
Perché è il mio anno?
Già bella domanda, all’inizio ho fatto davvero fatica a capirlo. Ma, nel tempo, ho sentito il bisogno di arrivare a fare i conti con alcune paure che devo imparare ad abbandonare o meglio ancora a gestire meglio.
La mia paura più grande? Restare da sola ed essere abbandonata. Voi direte chi non ha questa paura? Per me però è una situazione davvero difficile da gestire. Diciamo che lo anche davvero ammesso a me stessa da pochissimo tempo.
Quando voglio bene alle persone, mi “attacco” a loro come una cozza e spesso diventa difficile, con il tempo, capire come controllare il rapporto che ho con loro. Ci sono sempre, forse troppo, e non riesco mai a controllare il modo in cui gestisco le emozioni.
Alle volte capita che queste persone si allontanino, spesso senza spiegazioni, o meglio senza che io capisca quello che loro hanno da dirmi.
Penso che loro mi allontanino ma spesso hanno solo bisogno di spazio. Perché non lo capisco? Forse ho un modo diverso di vedere e coltivare i rapporti o forse, questa mia paura, acceca tutto quello che mi circonda, e non riesco più a vedere quale sia la vera realtà.
Come superare la mia più grande paura
Anche questa è una bella domanda, o meglio molto difficile… non l’ho ancora capito.
Un amico mi ha detto: qualche volta devi dire NO e pensa di più a te stessa ma per me è una cosa davvero molto, molto difficile.
Esserci per le persone, e spesso essere accondiscendente e alla volte servizievole, per me è una cosa normale. Non la trovo strana, non la trovo “troppo” e non quindi, di conseguenza, non capisco perché lo sembri.
Da quando più di qualcuno mi ha fatto notare questo mio pregio/difetto, ci ho pensato quasi ogni giorno ma ancora non ho trovato la risposta più adatta a quello che davvero sto cercando o meglio a come provare a risolvere il problema.
Diciamo che una piccola “illuminazione” è arrivata quando ero a Lisbona. Lì ho conosciuto un’amica, una ragazza davvero speciale, che mi ha detto: “L’esserci sempre per gli altri è parte di te, non devi annullarla o cancellarla, devi solo capire l’equilibrio giusto tra quello che fa stare bene te e quello che fa stare bene anche gli altri”.
Facile a dirsi ma difficile a farsi. Questo però è il mio più grande obiettivi dei buoni propositi per questo 2022. A fine anno vi farò sapere come ci sono riuscita e come ho deciso di superare queste mie paure!